A Geek in the Week – il meglio ed il peggio della settimana Nerd
Voto 10 alla Razor Crest che la Hasbro produrrà in serie limitata grazie ad una campagna di crowfound. Prende i pieni voti non solo perché è semplicemente meravigliosa e gigantesca – un’ottantina di centimetri di lunghezza – ma perché pone sotto i riflettori i veicoli, che sono una roba che non ci abbasta mai. Questa costa 350 super dollaroni, che non è un bel prezzo, ma se dovesse avere successo, magari qualcuno si potrebbe accorgere che vale la pena produrre kit. Chi siamo noi? Modellisti! E cosa vogliamo? Kit a pioggia!
Ottimista.
Voto 9 a Gli Uomini della Settimana, di Alessandro Bilotta per Panini Comics. È un voto non al fumetto, che non avendo letto non possiamo giudicare, ma alla curiosità che Panini è riuscita generare in me attraverso i vari teaser di lancio. Super team creativo, idea accattivante, grosse aspettative che mi aspetto vengano ripagate. Funambolico.
Voto 8 a X-Men Legends. Chris l’aveva detto in diretta con noi, che ci sarebbero state sorprese a breve e beh, vederlo tornare a scrivere storie che ripescano alcuni punti oscuri del passato mutante, non mi pare niente male. Eterno.
Voto 7 ai piani originali di George Lucas per Darth Maul. Nella trilogia sequel mai sviluppata, avrebbe dovuto essere l’antagonista principale. Certo che averlo fatto tagliare in due da una lightsaber nella trilogia prequel, è un modo piuttosto curioso per dimostrargli fiducia. Ma tant’è. Occasione persa.
Voto 6 alla reunion di Willy il Principe di Bel Air. Per quanto sia ammaliato dalla nostalgia, direi che anche basta. La sufficienza se la prende perché a Will Smith gli si vuole comunque un gran bene e perché ho la sensazione – tutta mia e senza dati a supporto – che sia una pietra tombale su questo genere di cose. Poi magari, la butto la, si potrebbe tornare a raccontare storie nuove. Sfinente.
Voto 5 a Jon Bernthal, che ancora spera in una terza stagione di The Punisher. No Jon, basta, le serie Netflix ormai sono storia passata. Piuttosto, scritturatelo per farlo entrare nell’MCU, ecco quella sarebbe una bella mossa. Illuso.
Voto 4 alla vicenda riguardo il Ministero dei Beni Culturali. Non si trova più bassa in classifica perché, dopo aver sostanzialmente detto che i fumetti non sono cultura, fortunatamente il caso è rientrato con tanto di scuse. Ma comunque, il fattaccio era successo. Imbarazzante.
Voto 3 alla querelle riguardo a The Child – ovvero Baby Yoda per i più – che mangia delle uova di rana umanoide mostrando, secondo alcuni, scarsa sensibilità e “violenza gratuita”. Attendo con ansia il momento in cui gli Stormtrooper istituiranno il proprio sindacato, allora si che saranno volatili per diabetici. Ridicola.
Voto 2 alle varie immagini di persone che si coccolano già le Xbox Series X e le Playstation 5. Sarà l’annuncio che i giochi costeranno ancora di più pur proponendo contenuti scarni ed implementabili tramite micro transazioni, o che sto invecchiando male, o che vedo uscire materiale dalle meccaniche trite e ritrite, senza una storia, ma davvero, il mondo del gaming mi è sempre più distante, a livello emozionale. Mi sento quasi in imbarazzo a ricordare i tempi in cui un gioco colpiva tanto la comunità videoludica da rimanere argomento principe per anni. Colpa mia che sono vecchio.
Voto 1 al finto attacco ad Ubisoft. Chiunque abbia avuto l’idea di scherzare chiamando la polizia e segnalando un attacco e presa di ostaggi in quel della sede canadese della software house, soprattutto in questo preciso momento storico, è davvero una persona fuori dalla realtà. Imbecille.
Voto 0 al rumor che vuole la DC Comics abbandonare il circuito dei comic shop locali. Non penso servano altri commenti e speriamo che rimanga solo un rumor. Sconfortante.